6 agosto 2011

Mobilità berlinese

La stazione di Alexanderplatz al Loxx (Berlino in miniatura, Alexa shopping center)
Questa città ha un sistema di trasporti che a prima vista, per uno che arriva dall'Italia, risulta impressionante. Ma che a pensarci meglio dovrebbe essere la normalità per ogni metropoli. La città, e in generale la Germania, ha investito guardando lontano. Soltanto miopia, provincialismo e pressapochismo possono suggerire tagli in settori cruciali come i trasporti, la sanità, l'istruzione, la cultura, la giustizia. Ma questo accade in Italia. Berlino invece, nonostante il deficit spaventoso delle casse comunali, continua a investire in questi settori. E in un paio di decenni è diventata una delle città più moderne del mondo.

Il modo di spostarsi ha qualcosa a che vedere col successo di Berlino, che ormai ha preso il posto che fu prima di Parigi, poi di Londra, poi di New York. Checché ne dicano i berlinesi più radicali, qui il traffico automobilistico è ridotto al minimo: la maggior parte della gente si sposta coi mezzi pubblici o in bicicletta. Ed è un vero piacere pedalare per chilometri su piste ciclabili che attraversano incroci, zone affollate, cantieri, senza subire la minima interruzione. Normale. Ma non per un italiano.


Natalino Russo, Berlino.

Nessun commento:

Posta un commento