27 maggio 2007

Outlet anarchy


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Un paesino pulito, gente che passeggia. Una piazza, una fontana, panchine in legno. Primo pomeriggio stanco, nuvole di sottofondo sulle montagne lontane, è l'ora del gelato. Certo che c'è pure la gelateria - questo è un centro mica da poco; confeziona coni giganti, colorati. L'aria è serena, altoparlanti diffondono musica di sottofondo, un po' di new age e un po' di successi italiani. Il meteo aveva annunciato pioggia, invece niente, per fortuna: c'è il sole. E' una domenica di fine primavera e noialtri cittadini abbiamo voglia di uscire, di andarcene a spasso, a vedere posti e a spendere un po' dei nostri soldi. I soldi ci pesano, ci mettono urgenza. La nostra famigliola passeggia sulla piazza, papà e mamma e figlioletto e figlioletta, in ordine di statura, come sul poster gigante del family day, impugniamo ciascuno il suo gelato, in segno di vittoria, trionfiamo sulla domenica e sulle previsioni meteo. Siamo qui, passeggiamo felici, liberi, nessuno ci può fermare. Libertà è passeggiare in un tranquillo paese la domenica pomeriggio, a fine primavera, e goderci i nostri soldi, e questo gelato, e la fontana e le panchine di legno del centro commerciale. Qui ci sono negozi come case, solo un po' più belli, coi cornicioni colorati. Le vetrine allegre chiamano sole. Sole risponde.
In fondo alla strada ha appena aperto un nuovo negozio. Fino alla scorsa settimana ce n'era un altro, adesso c'è questo, stesso allestimento, stessi colori, stesse commesse, è cambiato il marchio e perciò è un negozio nuovo. Vende abbigliamento, roba alternativa. Ci sono pantaloni e camicie leggere, adatte alla stagione. Ottimi prezzi. Sono collezioni dell'anno precedente, ma cosa importa? In questi posti puoi accedere a prodotti firmati a prezzi agevolati; questi centri commerciali sono proprio una manna. E poi ci stanno le strade per i bambini, e ci sta la musica, le fontane e le panchine. Dove le trovi altrimenti le panchine? E i gelati, come li fanno qui da nessun'altra parte.
Nel negozio in fondo alla strada c'è una maglietta a cinque euro. E' bianca, e sul davanti ci sta un collage di scritte, sono titoli di giornale, la maglietta è al tempo stesso impegnata e sovversiva, roba per giovani ribelli. Ci stanno diverse scritte, punk metal violence, ci sta scritto proprio così, punk e metal e violence. Poco più in basso dice anche jeans, poi liberty and freedom, e in fondo, soltanto in fondo ma in bella evidenza, ci sta scritto anarchy. Roba per giovani ribelli, si diceva. Anarchy. Ma chi l'ha detto che la politica è in crisi? Se proprio quella di quest'anno è inaccessibile, basta quella della scorsa stagione. Costa solo cinque euro.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Well said.

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