Il PD è la grande occasione, e continua ad esserlo. Ma è partita col piede sbagliatissimo, perché non ha saputo coniugarsi con la sinistra, quindi si è svuotata dell'identità forte che probabilmente (mi auguro) gli elettori cercavano. Il PD senza sinistra è nato morto; la sinistra senza il PD, o qualcosa di simile, va verso il suicidio.
Mi piace moltissimo Vendola e lo vedrei bene in un ruolo di dirigenza nel PD: la sua presenza detonerebbe e contribuirebbe a fare chiarezza. Quella chiarezza che né Veltroni né altri della sua radice hanno avuto il coraggio di portare, almeno non fino in fondo. "Abbiamo bisogno di un grande partito in cui coesistano più identità" sostiene il Walter. Mi sta anche bene, e forse non c'è alternativa. Però non può essere una melassa in brodo democristiano. Deve avere piuttosto una collocazione precisa, richiamarsi a valori di sinistra, puntare ai diritti civili e alle garanzie sociali. Poi può anche liberalizzare o "modernizzare", come vuole la moda del momento. L'importante è che non giochi con le parole e non dribbli gli argomenti che scottano. Gli italiani saranno masochisti, ma in fondo, se gli parli senza dire nulla di concreto, se ne accorgono. O no?
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