8 giugno 2007

Aria di festa



Napoli, quartiere Forcella. È la vigilia di una festa annunciata, quella per il ritorno del Napoli in serie A. L’agognato, il meritato ritorno dopo il sopruso subito. Il riscatto dopo l’ingiustizia. E va bene, sì che va bene, festeggiamo tutti quanti assieme, facciamo la festa e pure i botti, spariamo i trac e sventoliamo le bandiere azzurre, le stesse bandiere che sventolammo nemmanco un anno fa, in un giorno di luglio, per fare festa all’Italia. L’Italia dei mondiali, i mondiali di pallone. Facciamogliela la festa a questo Napoli. Se la merita. Ce la meritiamo. Il Napoli sai cos’è? È un pezzo di cuore. Carraro sai cos’è? È un pezzo di merda. Striscioni a Forcella, voce di popolo. Vai, riempiamo i vichi di nastri azzurri e prepariamoci alla festa. Sarà una gran festa. Non è vero che ci sta la monnezza, che si spara e si fa la fame, e calciopoli e cose del genere. Acqua passata. Adesso per le strade e per i vicoli, nei fondaci e nei bassi, tira aria di festa. Oggi è solamente la vigilia, ma la vittoria è sicura. Va tutto bene, ringraziando a dio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Napoli è Napoli. Con le sue, tante, cose positive e con le sue, tante, cose negative. Ma la sensazione di essere vivi che ti da questa città la trovi difficilmente altrove.

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