Roma, 5 maggio 2012. Manifestazione in difesa dell'acqua pubblica |
Una folla allegra, musicale e colorata attraversa piazza
Venezia. Gli striscioni si confondono coi fiori e con le magliette vivaci e
scherzose dei manifestanti. Ci sono tamburi, chitarre, e bici e
tricicli e giocolieri. Il cielo è blu intenso, l’aria primaverile. Si sta bene
a mezze maniche. Mi sento leggero. E che bello, penso, che ci sia ancora tanta
gente che ha voglia di lottare per cause collettive. Poi penso pure che forse
le lotte fatte così, coi fiori e coi colori, chissà, non portano da nessuna
parte. Non sono abbastanza incisive, restano inoffensive, inascoltate.
Continuo a camminare e a guardare la manifestazione che
scorre. Poi penso che no, forse mi sbaglio: magari va bene così, ogni stagione
ha il proprio linguaggio, i propri codici. I bisogni mutano nel tempo, e con
essi gli slogan. Mettete dei fiori nei vostri cannoni. Chissà cosa ne viene
fuori, ma intanto metteteceli.
Devo andare a prendere un treno, ma mi concedo ancora
qualche minuto per guardare la manifestazione e scattare qualche fotografia.
Da piazza Venezia il corteo si sposta verso largo Santi
Apostoli. L’accesso a via Nazionale è chiuso. Mi domando se gli autobus che
vanno alla stazione passino regolarmente. Alla mia sinistra, all’imbocco di via
del Corso, c’è una distesa di scudi. Dietro stanno allineati alcuni
carabinieri. Dietro ancora due camionette, a proteggere, chissà da cosa, gli
sfarzi di una delle vie più chic di Roma.
Mi avvicino a un carabiniere.
“Scusi, sa per caso se via Nazionale è aperta al traffico? Dovrei
prendere un autobus…”
Lui mi guarda fisso negli occhi, le braccia conserte, non
risponde.
“Mi scusi”, insisto. “Posso domandarle un’informazione? Sa
se via Nazionale…”
Il carabiniere scuote la testa, lentamente. Poi aggiunge: “Non
vede che siamo qui in assetto antisommossa? Le pare che il nostro ruolo qui sia
dare informazione ai passanti?”
“Be’, certo” faccio io, “sicuramente no, ci mancherebbe”. Lo
dico col sorriso: il tale è così tronfio che appare sproporzionato
e buffo.
“Per queste cose si rivolga ai Vigili Urbani”, fa lui.
“E dove lo trovo un vigile?”
“Lì, guardi, vicino al corteo. Ma stia attento: i
manifestanti sono molto pericolosi!”.
Natalino Russo, Roma.
Musica del giorno: Canzoniere illustrato di Daniele Sepe.
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