Qualcuno sostiene che tenere Berlusconi in prima pagina per tanti mesi, parlare continuamente di Berlusconi, come fa Il Manifesto, sia anomalo, e tra l’altro pure controproducente. E perché mai?, mi domando. Forse che così se ne aumenti la popolarità? O forse perché il parlarne senza sosta può passare come intenzione persecutoria?
Berlusconi è un caso grave, la sua presenza al posto di capo del governo di un paese è grave.
Dopo la disfatta del Partido Popular in Spagna se ne è stato zitto. Soltanto oggi ha trovato le parole per aprir bocca e, come no, ha commentato a modo suo i fatti, ha giudicato le indagini, ha espresso pareri. Cosa ha detto? Che secondo lui c’è sotto anche lo zampino dell’ETA, che le bombe di Madrid presuppongono una preparazione notevole, impossibile da immaginare per il gruppo di quattro beduini che ha eseguito l’attentato.
A parte il fatto che non è compito di un capo di governo fare indagini, né avanzare ipotesi, a parte questi dettagli che ci stiamo pericolosamente abituando a ritenere secondari, sa il signor Berlusconi cosa sia un Beduino? Ne ha idea, oppure confonde il termine con “cretino”, e intende insultare gli islamici, così come da bambini ci insultavamo chiamandoci “mongoli”?